Svariate possono essere le configurazioni con cui potremmo decidere di costruire un pacco batterie con le 18650. A seconda delle esigenze di voltaggio e capacità dell’apparecchiatura elettrica/elettronica che vorremmo, con esso, alimentare.
Nel caso sia necessaria una corrente maggiore di quella erogabile da una singola cella, avremo la necessità di accoppiare in parallelo diverse batterie. In questo modo, verranno viste come un’unica cella da 4,2 volt, ma di capacità più elevata.
Se però, ad esempio accoppiassimo 2 celle in parallelo, non potremo “bilanciarne” la carica (di seguito spiegheremo di che si tratta) pertanto dovremo cercare di accoppiare quelle con capacità il più possibile simile. Questo perché, se una cella si scarica completamente, mentre un’altra è scarica a metà, quando si passa alla ricarica, il nostro caricabatterie non le potrà distinguere, e continuerà ad erogare corrente fino a completare il ciclo. Ma visto che una delle celle raggiungerà una carica completa ben prima dell’altra, quella già carica verrà sollecitata in modo anomalo, e ciò potrebbe portare ad accorciarne la vita.
Ma cos’è e a che serve “bilanciare” le celle ???
L’ Imax B6 (così come altri modelli che si trovano in commercio) prevede, nel caso di più celle (o gruppi di celle), collegate in serie, la possibilità di caricare correttamente ogni batteria che compone il nostro pacco. A differenza di quelle collegate in parallelo, è possibile ricaricarle in modo “differenziato” scollegando nel tempo le celle cariche, e continuando ad erogare corrente a quelle scariche, fintanto che tutte abbiano raggiunto una corretta ricarica.
E ora facciamo un classico esempio concreto: Vogliamo preparare un pacco batteria che fornisca.i classici 12 Volt (per l’esattezza 12,6 v.) e una capacità minima di 4,5 Ampere/ora.
Per quel che riguarda il “voltaggio”, è ovvio che dovremo collegare 3 celle (o gruppi di celle) in serie (4,2+4,2+4,2=12,6 Volt). Ma per raggiungere la capacità di 4,5 A/h, (di solito le 18650 riciclate non superano quasi mai i 2 A/h) dovremo preventivamente preparare 3 “gruppi” di celle, collegate in parallelo, che ci permetteranno di raggiungere, oltre al voltaggio, una tale capacità di erogazione in corrente.
Nel nostro caso , sono stati preparati 3 gruppi ognuno con 3 celle in parallelo. Il primo gruppo ha una capacità di 5,25 A/h (3 celle da 1,75 A/h), il secondo di 4,95 A/h (3 celle da 1,65 A/h) ed il terzo di 4,5 A/h (3 celle da 1,5 A/h)
Come si nota, i 3 gruppi di batterie in parallelo, hanno capacità differenti, ma essendo poi collgati in serie tra loro, e avendo avuto l’accortezza di scegliere, per prepararli singolarmente,batterie di quasi identiche caratteristiche, Il problema non si pone in quanto alla corretta ricarica, provvederà il nostro Imax B6 (come collegarlo per efftuare la funzione di “bilanciamento” lo vedremo nel prossimo post).
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