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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Ricicliamo le batterie 18650 al Litio

  Prima di cominciare, vi invito a leggere un interessantissimo articolo che illustra "La doppia vita delle batterie al Litio”   Fatta questa doverosa premessa, mi compiaccio farvi sapere che, in svariati anni di utilizzo, ho percorso qualche migliaio di Km. con la mia bici elettrica alimentata da batterie al Litio “ riciclate ” Ma dove si trovano le batterie da riciclare ? Beh, ad esempio, nel 99% dei pacchi batteria che alimentano i nostri notebook, di qualsiasi marca essi siano. Al loro interno, vengono installate delle celle 18650 al Litio , che.se messe a confronto con qualsiasi altro tipo di ricaricabili oggi conosciute, non solo non temono paragoni in termini di prestazioni, ma rappresentano oggi, quanto di meglio si possa avere per ridurre il più possibile l’inquinamento ambientale, dovuto alla loro discarica, al termine del loro ciclo vitale. (E se volete sapere “perché ?”, rinnovo l’invito a leggersi l’articolo sopra citato) Qualche caratteristica: Lunga D...

Come aprire un pacco batterie di un notebook ed estrarre le celle al Litio

- Importante premessa - Le operazioni descritte in questo post devono essere eseguite da persone che “sanno quello che fanno” e che dispongono di una certa “manualità” perché nella eventualità di un accidentale cortocircuito, se non rimosso istantaneamente, le batterie al Lito, possono arrivare al punto di espoldere, e causare danni a persone e/o cose. Perciò declino ogni responsabilità nei confronti di chi voglia cimentarsi in quanto di seguito descritto, e… occhio a quello che fate OK ? In rare occasioni (Come in quelle della foto accanto) si riesce, sernza troppe difficoltà, a trovare un punto dove infilare qualcosa di abbastanza fino, per far leva ed aprire agevolmente il contenitore, ma, quasi sempre, essendo scatole di plastica che dopo essere state riempite con le batterie, vengono termosaldate da chi le produce, occorre solitamente passare alle “maniere forti”.   Dotandosi di uno scalpello appuntito, una buona morsa e un martello, prima si individua la linea di demarca...

Saldature sui poli positivo e negativo, delle 18650 al Litio

Dopo aver estratto e separato le celle ed aver rimosso, facendo leva con delle pinze, ciò che rimane delle lamelle punzonate che abbiamo precedentemente troncato per dividerle (in genere troveremo le batterie accoppiate due a due, ma per controllarle singolarmente con la nostra strumentazione e necessario separarle) , abbiamo finalmente le nostre 18650 che useremo per preparare un pacco batteria composto da una o, nella maggioranza dei casi, svariate celle. In qualsiasi caso, abbiamo prima bisogno di predisporre dei punti di saldatura per poterle poi collegare tra loro di modo da raggiungere diversi voltaggi (in serie) e/o diverse capacità. Prima di deporre lo stagno, puliremo con dei “cotton fioc” imbevuti di alcool (o ancor meglio di liquido flussante) le superfici su cui andremo ad intervenire. N.B. Consiglio, per effettuare le operazioni di seguito descritte in sicurezza e precisione, l’uso di una bella “morsa”  che tenga ben salde le celle. Considerata la ridotta superficie...

Carica batterie per celle al Litio e controllo sulla funzionalità delle stesse

Ora che abbiamo estratto dai contenitori, separato le celle 18650, e preparate per essere saldate l’una con l’altra, nulla ci potremmo fare se non avessimo a disposizione uno strumento che ci permetta innanzi tutto di ricaricarle, e successivamente,di verificarne il grado di efficienza, per poterle poi “accoppiare” in modo corretto (argomento di un prossimo post).   A questo scopo, esistono in commercio vari modelli di caricabatterie molto sofisticati, (sono dei veri e propri “microcomputer”), con cui avremo la possibilità di determinare il funzionamento e la capacità di ogni singola cella con un elevato grado di precisione. Uno dei più efficienti, conosciuti, (ed economici) è senz’altro l’ Imax B6 (nella foto). Questo piccolo ed economico “gioiellino”, oltre a permettere la gestione di ogni tipo di batteria (litio, piombo, NiCd, NiMH), ha perfino la possibilità di essere interfacciato ad un pc (ma per collegarlo, c’è da lavorarci un po ,,,)  Per ciò che vogliamo ottenere, ...

Preparare pacchi batterie al Litio di qualsiasi forma e dimensione con le 18650

Ogni singola cella, come già detto, ha una tensione nominale di 4,2 volt. Collegando in serie più celle, si possono facilmente ottenere voltaggi di 8,4 Volt, 12,6 Volt e così via, in modo da poterle utilizzare per alimentare svariati tipi di apparecchiature elettroniche In questo caso, esistono in commercio dei piccoli distanziatori che ci permettono di “comporre”, con un certo livello di professionalità, pacchi anche molto grandi, e comunque di ogni forma e dimensione in modo da potersi adattare alle esigenze più svariate   Nell’esempio della foto qui affianco, c’è in preparazione l’ultimo pacco batterie appositamente studiato per alimentare un motore da 250 Watt di una mia bici elettrica

Collegare batterie in serie, in parallelo, o in serie+parallelo

Svariate possono essere le configurazioni con cui potremmo decidere di costruire un pacco batterie con le 18650. A seconda delle esigenze di voltaggio e capacità dell’apparecchiatura elettrica/elettronica che vorremmo, con esso, alimentare. Nel caso sia necessaria una corrente maggiore di quella erogabile da una singola cella, avremo la necessità di accoppiare in parallelo diverse batterie. In questo modo, verranno viste come un’unica cella da 4,2 volt, ma di capacità più elevata. Se però, ad esempio accoppiassimo 2 celle in parallelo, non potremo “bilanciarne” la carica (di seguito spiegheremo di che si tratta) pertanto dovremo cercare di accoppiare quelle con capacità il più possibile simile . Questo perché, se una cella si scarica completamente, mentre un’altra è scarica a metà, quando si passa alla ricarica, il nostro caricabatterie non le potrà distinguere, e continuerà ad erogare corrente fino a completare il ciclo. Ma visto che una delle celle raggiungerà una carica completa ...

Bilanciamento di celle al Litio con un caricabatterie tipo Imax B6

Pe riassumere i concetti espressi nel post precedente: Quando si preparano pacchi batteria, occorre fare attenzione a 2 cose: 1) Quando si raggruppano più celle in parallelo, bisogna usare quelle con la stessa capacità, o il più possibile simili, perché sarà impossibile distinguerle e il caricabatterie le tratterà come se fosse una sola 2) quando poi si collegano le celle (o gruppi di celle) in serie, per poter ricaricare correttamente il pacco così assemblato, occorre “bilanciarlo” e cioè caricare le celle come se venissero processate una ad una. Questa funzione viene svolta egregiamente dal nostro Imax B6 che, senza doverle scollegare e caricare una per volta, provvederà ad ottenere il risultato voluto. Per far ciò, non solo occorre collegare il polo positivo e negativo del nostro pacco, ma anche predisporre, sul polo positivo di ogni cella che lo compone, un cavetto elettrico, più uno collegato al polo negativo , Questi cavetti confluiranno in un connettore femmina (come in fo...

E adesso cosa ci facciamo con le nostre 18650 riciclate ?

Beh, che dire ? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ciò che, al momento, ci ho fatto io, è elecato qui di seguito 1) Bici Elettriche Questo è il contenitore per batterie adottato su svariati modelli della Microbike (produttore di biciclette elettriche), e che a suo tempo ne conteneva 2 pesantissime al piombo con cui, a malapena, riuscivo a percorre 12-15 Km.     Ora contiene questo pacco di batterie, “riciclate” nei modi prima descritti, incredibilmente più leggero, e che mi permette una autonomia di oltre 40 Km.     2) Luci a Led Non so voi, ma quando ho la necessità di effettuare un qualsiasi lavoro di precisione, senza una di queste lampade dotate di Led ad altissima luminosità , da montare in testa, sarà l’età, ma non riesco proprio più a far nulla   …E questa è per ogni evenienza       3) Sigarette elettroniche Fumare fa male, con queste … un po meno       4) Power Bank Questo “Power Bank” mi è stat...

Una super protetta batteria da 12 Volt con le 18650

Per chi avesse bisogno di prepararsi una batteria da 12 Volt, con capacità fino a 5 Ah, esiste in commercio questo piccolo dispositivo , dal costo ridicolo, che provvede ad una perfetta ricarica bilanciata (senza bisogno dell’ Imax B6 ), Inoltre provvede anche a bloccare l’erogazione di corrente, qualora le celle si scaricassero oltre la soglia consentita.   P.S. Per capacità più elevate, c’è questo che arriva a 25 Ampere

Batterie al litio da 9V. e stilo da 1,5 v. con ricarica USB… ERA ORA !!!

  Finalmente !!! Quanti soldi non avrei buttato acquistando batterie “ricaricabili” di dubbia efficacia e altamente inquinanti, se queste fossero uscite prima !!! Ma non solo… La ricarica di tutti questi modelli di batteria avviene usando lo stesso caricabatterie di un qualsiasi cellulare dotato di spinotto micro USB (Praticamente tutti), oppure collegandole, mediante un cavo USB, ad una porta del nostro PC. La ricarica viene controllata da un circuito interno alla batteria, che provvede anche a segnalarci quando il processo sarà concluso. “Dulcis in fundo”, a differenza delle NiCd e NiMh, le batterie al Litio mantengono la carica anche se non vengono utilizzate per mesi e mesi, e non risentono di un “effetto memoria” , quindi si possono ricaricare, anche se non scaricate prima completamente, senza paura di diminuirne l’efficienza. Create appositamente per durare molto più a lungo di qualsiasi altro tipo di batteria oggi conosciuta, ed essendo perfettamente compatibili con qu...